ROBERTO GIANNECCHINI E NATALIA ARDUINO-Intuizione di un amministratore di condominio

I condomini chiesero un’assemblea straordinaria per dirimere la questione, l’assemblea si svolse in un ambiente di fuoco le urla dei condomini nei confronti della nostra cuoca “non se ne può più mandiamola via…” erano le frasi che echeggiavano, e allora il nostro amministratore di nuovo si trovava di fronte al tema del che cosa fare. Ma anche in questo caso come nel precedente egli decise di fare un sopralluogo e notò che il condominio era dotato di un ampio cortile poco sfruttato. Ecco decise di organizzare un piccolo concorso culinario nel cortile e si adoperò in massimo segreto di accordarsi con la nostra cuoca. Bene il giorno stabilito il cortile diventò un Arcobaleno di colori e profumi, vi erano tavoli imbanditi una giuria e in assoluto segreto vennero presentati i più differenti piatti, chi si era prodigato ne preparare un primo chi un dolce che dei biscotti chi aveva portato il vino di un amico, la giornata si svolse in grande armonia e allegria e quel condominio parve ai visitatori esterni un condominio composto da amici. Ecco che si arrivò alla premiazione (rammento che nessuno sapeva che avesse cucinato le cose era una regola ferrea del concorso). Il presidente della giuria dichiarò il vincitore con la consueta frase “Il piatto migliore è… (Attesa) Le Polpette. A quel punto usci da un separé la nostra cuoca e tutti proprio tutti applaudirono e si complimentarono con quella vecchietta che fino a pochi giorni prima volevano fuori dal condominio. Da allora la casa della nostra cuoca è un via vai di condomini che chiedono questa o quella ricetta. Concludendo voglio dire che non è e non sarà sempre così ma forse ci possono essere alternative alla guerra. 43 Al convegno Condominio 4.0 di Savona ho portato il mio passato e presente di architetto e progettista partecipazionista ed il mio intervento, indirizzato ad amministratori condominiali, colleghi ed ad avvocati, si avvalse della parola intuizione come chiave fondativa dell’espressione della professionalità: è dall’intuizione, dal balenio di un’idea che ciascun professionista va ad analizzare le relazioni col contesto, a valutare su quali risorse può contare e ad associare le sue conoscenze disciplinari; da qui va quindi a comporre riflessioni, discernere pensieri, disporre una teoria, corredata di metodo e tecniche, da sperimentare ed attuare. L’intuizione che le relazioni tra condomini non possano essere solo fonte di noia, di stress ed insicurezza, ma, al contrario, possano disporre occasioni di benessere, di supporto e protezione può essere un’occasione potentissima per un amministratore per portare innovazione a tante persona ed alla sua professionalità che si distingue quindi anche per il buon vivere nei contesti dove la esercita. 44 L’abitare la prossimità è possibile ed influisce sulla qualità della vita delle persone e sulla qualità della convivenza sociale. Accade Spesso che, rispetto a quando quei condomini sono stati costruiti, oggi sia presente sia una forte frammentazione delle provenienze, sia una dominante eterogeneità delle storie ed è quindi ancor più necessario l’intervento dei professionisti del buon abitare che, con le loro tecniche funzionali a disporre modalità per agire l’ascolto, per decidere insieme ed imparare a gestire i conflitti, provvedono a ridurre il livello di tensione, a sperimentate e consolidare le buone pratiche ed a manutenere periodicamente il nuovo contesto costituito nel condominio; condominio che diventa sostenibile non solo perché evolve nelle tecnologie e riduce i consumi, ma perché, lì, ci si adopera a “coltivare le relazioni” riducendo le occasioni di disagio.