L’androne, un ambiente trascurato che reclama importanza

A CURA DI MARCELLA TARICCO

In una società tanto attenta all’immagine, delle persone come degli ambienti, è curioso che uno spazio come l’androne venga spesso trascurato, considerato come una sorta di ambiente-non ambiente, di luogo quasi privo di connotati, di carattere, di distintività.

Eppure, in particolare per chi arriva dall’esterno, l’androne possiede un impatto molto forte, è come un biglietto da visita che parla non soltanto dell’immobile nel suo complesso, ma anche dei singoli abitanti e in un certo senso anche del grado di attenzione che viene data alla cura dello spazio.

L’androne è spesso trascurato dal punto di vista della cura dei dettagli, ma anche dell’illuminazione, della pulizia, della manutenzione dei rivestimenti, delle porte, dell’accesso all’ascensore o alle scale.

Eppure, mai come in questo luogo, il “colpo d’occhio” è fondamentale per comprendere al volo di che cosa stiamo parlando: del grado di signorilità dell’immobile, del valore stesso degli appartamenti, del tenore di vita delle famiglie.

Oggi, in un’epoca storica nella quale le abitazioni sono tendenzialmente più piccole, i costi delle case nelle città sono aumentati in maniera esponenziale, la cura dei dettagli diventa un elemento molto importante.

Vogliamo che lo spazio dell’androne acquisti rilevanza, che l’attenzione alla sua manutenzione, pulizia, alla cura del verde, alla riqualificazione diventi centrale, in modo che emerga una buona coerenza e positività tra l’immobile nel suo insieme e questo primo spazio d’accesso all’interno.

Curare l’estetica e la salubrità dell’androne permette infatti al condominio intero di guadagnare in armonia, pregio, equilibrio, ma consente anche di migliorare la monetizzazione delle transazioni immobiliari.

Incominciamo dalle piccole cose: rendiamo l’ambiente più luminoso, ricco di piante, pulito, curato. E poi valutiamo i vantaggi di una buona riqualificazione di questo spazio comune che sta reclamando diritti e importanza.