A CURA DI ARCH. CARLO ZANELLA

Il progetto illustrato riguarda la ristrutturazione di una villetta degli anni ’70 situata in provincia di Como.

I lavori, avviati nel 2022, si sono conclusi a fine 2024, pur restando da completare alcune finiture.

L’edificio presenta una tipologia comune per l’epoca: una villetta unifamiliare su un unico livello, con piano interrato dotato di affaccio esterno e un sottotetto accessibile tramite botola. Il lotto ha una superficie di circa 2.000 mq, mentre l’edificio occupa una pianta di circa 150 mq.

Il piano terra, insieme a una porzione di sottotetto, si estende per circa 220 mq, comprendendo sia spazi agibili che abitabili, mentre il piano interrato ospita un nuovo appartamento di circa 60 mq e ulteriori 90 mq destinati a vani tecnici, scala e spazi non abitabili.

La tecnologia costruttiva originaria dell’edificio è tipica degli anni ’70, con una struttura portante in cemento armato e tamponamenti in laterizio. Il sistema di riscaldamento, anch’esso tradizionale, è basato su una caldaia a gas con impianto a radiatori.

Le opportunità progettuali si sono rivelate stimolanti sin dall’inizio, così come le necessità emerse durante la fase di analisi.

Se la possibilità di recuperare parte del piano interrato per realizzare un secondo appartamento e di valorizzare il sottotetto era già chiara, è stato subito evidente che sarebbe stato necessario un intervento significativo sul tetto, in condizioni abbastanza precarie, e una verifica approfondita della statica dell’edificio.

Il progetto si è dovuto adattare al quadro normativo urbanistico vigente ed alle opportunità offerte dagli incentivi, che hanno reso possibile la realizzazione dell’opera nonostante l’entità dei costi.

Dal punto di vista urbanistico, il progetto si è suddiviso in tre pratiche edilizie distinte, accompagnate da modifiche catastali preliminari per trasformare l’edificio in un condominio composto da due unità abitative.

È stata presentata una prima pratica per il recupero della volumetria del sottotetto a piano terra/sottotetto, una seconda per il recupero abitativo del piano interrato e una terza, un CILAS Superbonus, per l’adeguamento della componente energetica conforme agli incentivi fiscali.

Se la planimetria interna ha subito solo modifiche limitate, la struttura esterna è stata profondamente trasformata.

È stata demolita quasi integralmente la soletta a copertura della zona giorno al piano terra, creando un living cucina/soggiorno a doppia altezza, che consente l’accesso diretto al sottotetto.

Le aperture nella zona giorno sono state ampliate notevolmente, con nuovi affacci verso l’ampio giardino esterno. Inoltre, il tetto è stato completamente demolito e sostituito con una nuova copertura che integra un terrazzino con vista panoramica sulle montagne.

Tali modifiche hanno richiesto una serie di interventi strutturali significativi, tra cui la realizzazione di un cordolo superiore che incornicia l’intera sagoma dell’edificio, fungendo sia da elemento di unione per l’intera struttura edilizia, sia da base per il nuovo tetto.

Una ristrutturazione di questa portata non poteva prescindere da una riqualificazione energetica mirata, che ha interessato sia l’involucro edilizio che gli impianti. Partendo dalla parte impiantistica, è stato deciso di eliminare il gas, passando completamente all’elettrico.

È stato scelto un sistema di riscaldamento a pavimento a bassa temperatura per entrambi gli appartamenti, alimentato da una pompa di calore esterna che fornisce anche acqua calda sanitaria e condizionamento estivo.

La transizione all’elettrico è stata resa possibile grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo, che copre quasi esclusivamente i consumi energetici dell’intero immobile. Inoltre, i consumi sono stati ridotti grazie all’isolamento dell’involucro, con un tradizionale cappotto esterno e una particolare attenzione alle zone fredde, come il piano interrato (cantina, scala, vani tecnici) e il sottotetto.

Il tetto è stato isolato in modo adeguato ed i serramenti sono stati sostituiti con elementi bassoemissivi. In termini numerici, l’edificio ha fatto un significativo salto di classe energetica, passando mediamente dalla classe G (con un consumo di circa 305 kWh/m² anno) alla classe A3, con un consumo medio di circa 42 kWh/m² anno, riducendo quindi i consumi di oltre sette volte.

Accanto a queste trasformazioni interne ed energetiche, sono stati realizzati interventi esterni per migliorare la fruibilità degli spazi, come il rifacimento della scala di accesso al piano interrato.

Sul piano architettonico, l’obiettivo principale è stato quello di elevare la qualità abitativa, concentrandosi in particolare sul piano terra. L’intervento ha puntato a ottimizzare due aspetti fondamentali: lo spazio e la luce.

Lo spazio è stato valorizzato con la creazione di una zona giorno su due livelli, che offre una vista diretta sulla copertura e sul sottotetto. La luce, invece, è stata potenziata grazie all’ampliamento delle aperture esistenti, sia nella cucina che nel soggiorno. Il sottotetto, inoltre, è stato reso protagonista del progetto, grazie alla valorizzazione del legno a vista della copertura, alla balconata che si affaccia sulla zona giorno ed alla realizzazione di un nuovo terrazzino di circa 20 mq, con vista sul Monte Rosa.

Per migliorare ulteriormente il benessere abitativo, è stato scelto l’utilizzo del legno per la pavimentazione del piano terra, mentre pietra e marmo sono stati impiegati nei bagni.

Progetto architettonico, energetico e gestione degli incentivi a cura di Arch. Carlo Zanella, Villasanta (Mb) Progetto e Direzioni lavori strutture ing. Andrea Arcucci, Villasanta (Mb) Impresa affidataria Si.Bo, Monza (Mb)


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