Difese immunitarie : cosa sono?
Il sistema immunitari
o è un insieme di organi e di cellule altamente specializzate con il compito di difendere l’organismo da agenti esterni, i quali possono causare infezioni.


Tutte le componenti di questo “istituto di vigilanza” si trovano sparse in diverse aree del corpo umano e comunicano tra di loro grazie a interconnessioni chiamate vasi linfatici.


Nello specifico il sistema immunitario è costituito da:
Cellule specializzate, chiamate globuli bianchi o leucociti, capaci di circolare sia nel sangue che nei tessuti. Queste cellule si suddividono ulteriormente in granulociti, monociti e linfociti;
Organi linfatici principali, e cioè midollo osseo e timo, e organi linfatici secondari, e cioè linfonodi, milza e tessuto linfoide associato alle mucose (tonsille, appendice e placche intestinali di Peyer);
Proteine specializzate nel ruolo di mediatori chimici, chiamate citochine: queste proteine orchestrano le diverse risposte immunitarie, scambiandosi segnali tra di loro al fine di controllare il lavoro dei diversi organi e dei tessuti linfatici. Una normale risposta immunitaria si articola secondo questi passaggi:

  1. L’agente esterno potenzialmente pericoloso, chiamato antigene, viene scoperto e identificato;
  2. Il sistema immunitario si attiva mobilitando tutti i suoi difensori, o cellule;
  3. L’antigene viene accerchiato e attaccato;
  4. L’aggressione viene domata e conclusa. L’organo responsabile della produzione delle cellule del sistema immunitario è il midollo osseo.
    Quest’ultimo, è un organo disperso, che si trova all’interno:
    • Di alcuni tipi di ossa del nostro corpo, e cioè all’interno di quelle larghe e piatte, come ad esempio il bacino;
    • Del tessuto osseo spugnoso

Le cellule immunitarie più importanti sono i globuli bianchi che si distinguono in tre categorie: granulociti, monociti e linfociti.
I granulociti sono globuli bianchi fagociti, che “mangiano” tutti gli agenti esterni pericolosi ripulendo l’organismo e a loro volta si distinguono in:
• Granulociti neutrofili, che si cibano esclusivamente di batteri;
• Granulociti basofili, che rilasciano istamina, sostanza che innesca
l’infiammazione, ed eparina, sostanza che serve per aumentare la fluidità del sangue e prevenire la formazione di coaguli;
• Granulociti eosinofili, che si cibano esclusivamente di parassiti. I monociti rappresentano gli “spazzini” del sangue e si suddividono in cellule dendritiche e macrofagi.


I linfociti orchestrano una specifica risposta immunitaria e si dividono in:
• Linfociti B, che si sviluppano nel midollo osseo e sono le cellule responsabili della produzione degli anticorpi. Gli anticorpi sono le proteine che legano e distruggono gli agenti estranei;
• Linfociti T, che maturano nel timo e che coordinano l’intero sistema immunitario sconfiggendo tutte le cellule che vengono marchiate come estranee. A loro volta i linfociti T si distinguono in T helper (responsabili del rilascio di citochine), T Killer (che uccidono “i cattivi”), e T regolatori (che si accertano che ciò che è proprio non sia confuso da ciò che è estraneo);
• Cellule natural killer, linfociti che riconoscono e uccidono velocemente cellule infettate e/o danneggiate. Gli altri componenti del sistema immunitario appartengono al sistema linfatico.


Quest’ultimo è un sistema “a senso unico” che trasporta i fluidi da piccoli spazi presenti tra le varie cellule dei tessuti, chiamati spazi interstiziali, verso il sistema circolatorio principale.


Il ruolo del sistema linfatico non è solo quello di drenare e di filtrare ma anche di consegnare tutti gli agenti estranei agli organi che si occupano della difesa, e cioè:
• La milza, organo linfatico principale localizzato nell’addome, che rappresenta il luogo in cui vengono portati e neutralizzati tutti gli agenti
estranei;
• I linfonodi, che rappresentano delle stazioni intermedie del sistema linfatico, dove le cellule immunitarie si moltiplicano per combattere contro un antigene specifico;
• I vasi linfatici, che costituiscono un vero e proprio sistema circolatorio dedicato al trasporto della linfa, un fluido trasparente
contenente globuli bianchi.


Difese immunitarie: i fattori
Quando il corpo attraversa un periodo di indebolimento, invia segnali piuttosto chiari per farci capire che le difese immunitarie
necessitano di un sostegno. Quando questo succede bisogna evitare
rimedi “fai da te” e consultare il proprio medico, il quale consiglierà la cura migliore per guarire.


I sintomi più frequenti per capire che il sistema immunitario ha qualche problema sono:

  1. Raffreddore, decimi di febbre e mal di
    gola ripetuti;
  2. Stanchezza, debolezza e dolori muscolari
    costanti;
  3. Difficoltà a concentrarsi;
  4. Herpes, allergie e sfoghi cutanei;
  5. Disturbi intestinali, causati dall’alterazione della flora batterica, principale responsabile della difesa immunitaria.
    Sono parecchi i fattori che possono contribuire ad indebolire il sistema
    immunitario, rendendoci più pronti ad essere attaccati dall’esterno. Tra questi ritroviamo:
    • Stress;
    • Patologie molto comuni, come ad
    esempio il raffreddore;
    • Un uso eccessivo di farmaci che attaccano in particolare l’apparato
    intestinale (come ad esempio gli antibiotici);
    • Fattori ambientali come freddo, umidità e cambi di stagione;
    • Un’alimentazione sbilanciata, che predilige molti carboidrati e poche
    proteine;
    • Una vita sedentaria;
    • Sonno notturno insufficiente;
    • Affaticamento fisico;
    • Invecchiamento, che causa inesorabilmente l’indebolimento degli
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