A CURA DI LUCIANO BRENNA

Anche per quanto riguarda la sicurezza personale, la vita in condominio, offre pro e contro. C’è il vantaggio di essere insieme a tante altre persone che possono, in caso di necessità, essere utili.

Perchè ciò avvenga è però necessario che esistano dei buoni rapporti di vicinato e vi sia, da parte di tutti, la propensione alla collaborazione per il conseguimento del vantaggio comune: la sicurezza di tutti.

Il livello di resistenza di una catena è dato dal punto di rottura dell’anello più debole che la compone. È quindi imperativo che tutti partecipino proattivamente, prestando la necessaria attenzione.

Prendiamo in esame i comportamenti tutelanti che si possono adottare nel caso di abitazione situata in un condominio di grandi dimensioni. Si tratta di una serie di azioni costituenti una procedura generica e indicativa.

Potrebbero sembrare banali e scontati ma, nella sicurezza, è necessario allenarsi a seguire metodicamente le procedure che compongono il proprio sistema di sicurezza. Anche un solo passaggio non correttamente eseguito o, peggio, saltato, può portare a conseguenze che potrebbero rivelarsi pericolose.

Come piloti di aereo, bisogna abituarsi a eseguire i controlli seguendo una sequenza prestabilita che, col tempo, diverrà un comportamento automatico.

Quando si è in casa mantenere la porta d’ingresso chiusa a chiave, meglio se con il limitatore di apertura inserito: è l’ultimo dispositivo che deve essere disinserito subito prima dell’apertura.

Di norma conviene mantenerlo sempre inserito se non ci sono altre persone che siano autorizzate ad entrare; in caso contrario inserirlo prima di aprire le serrature della porta, per prevenire eventuali sfondamenti a sorpresa mentre si è in procinto di uscire. Una particolare attenzione deve essere rivolta alle finestre e alle portefinestre, specialmente se affacciano su balconi o terrazzi.

Nel caso in cui si vivesse al piano terreno o al primo piano, devono essere prese in considerazione misure aggiuntive di protezione, fisica e/o elettronica, specifiche. Se qualcuno suona al citofono senza identificarsi, rispondere ma non aprire mai il portone. In ugual modo se chi ha suonato non compare nell’eventuale campo visivo del videocitofono o se non si è sicuri di chi sia realmente.

Guardare sempre dallo spioncino chi suona alla porta per accertarsi che sia qualcuno conosciuto prima di aprire e, comunque, meglio utilizzare sempre il limitatore di apertura. Se non strettamente necessario è meglio evitare di ricevere persone sconosciute quando si è in casa da soli.

Ovviamente fa eccezione l’arrivo di qualcuno, la cui presenza è stata espressamente richiesta (ad es. un tecnico per una manutenzione concordata). Se qualcuno di inaspettato si presenta alla porta di ingresso, non aprire anche se la persona è munita di tesserino di riconoscimento.

Nel caso, effettuare dei controlli mirati alla identificazione preventiva. Nei casi in cui siano previsti dei lavori in condominio, generalmente, vengono apposti degli avvisi nei giorni precedenti gli interventi, che precisano date e orari. Chiedere comunque conferma all’amministratore per sapere se tali comunicazioni sono veritiere (qualche malintenzionato potrebbe averle realizzate ed esposte fraudolentemente).

Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio!

Nella prossima parte (2^) descriverò come comportarsi durante l’uscita da casa ed il rientro.

Alla prossima
Luciano Brenna
Pagina Facebook: Sicurezza quotidiana per i non addetti ai lavori
Sito: www.lucianobrenna.eu


Casabenessere

Casabenessere è una rivista fondata nel 2005 da Giulia Berruti e rilanciata nel 2021 in versione digitale. Parliamo di immobili, accessori per la casa, decor, sostenibilità.